Inizia l’operazione per salvare i piccoli esercizi commerciali. A San Bonifacio lo sviluppo del commercio non può attendere: il Comune brucia i tempi, incarica un super tecnico per poter cominciare a lavorare concretamente e fa scendere in campo anche gli studenti dell’Isiss Dal Cero. Se si attende per la fine di novembre la pubblicazione della graduatoria dei progetti che la Regione Veneto ha ammesso a finanziamento, bando al quale San Bonifacio ha partecipato con un progetto da quasi un milione e mezzo di euro, il Comune individua il tecnico che avrà il compito di realizzare le prime azioni a breve e che poi coordinerà la realizzazione di tutti gli interventi sottesi al progetto di sviluppo del commercio Polo commerciale Est veronese, questo il nome scelto per il Distretto nel quale sono confluiti anche alcuni Comuni del veronese orientale. Si chiama Giovanni Fontana ed è il tecnico che si è occupato della fase preliminare di attuazione del Distretto del commercio, riconoscimento che San Bonifacio ha ottenuto con delibera di Giunta regionale nel marzo 2018: Fontana, ha maturato una notevole esperienza sul campo sia dal punto di vista urbanistico-commerciale che nel rapporto con i soggetti che il Comune, in paternariato, ha coinvolto nel progetto del Polo commerciale dell’Est veronese. L’incarico (costo 3.500 euro) si propone di aprire ufficialmente e in tempi brevi il «cantiere» del Polo commerciale lanciando un concorso di idee per inventare il logo che contraddistinguerà il Distretto, un concorso di idee per trovare una linea di comunicazione coordinata del Distretto, ma anche un concorso di idee per il coordinamento dell’intero Distretto e per la realizzazione del suo sito internet, in collaborazione con l’Isiss Dal Cero. Non solo: tra le attività che a breve impegneranno Fontana c’è anche la realizzazione di totem e bandiere ma anche il reperimento di materiale fotografico che servirà a «raccontare» per immagini il Distretto. Per il 2019 la Regione Veneto, dando attuazione alla legge regionale 50 del 2012 per lo sviluppo del commercio a partire da quello al dettaglio su area privata, ha approntato per tutti i distretti regionali un plafond complessivo da cinque milioni di euro destinati a progetti definiti che abbiano come finalità la rigenerazione dell’economia e del tessuto sociale e culturale urbano favorendo la riqualificazione dei centri storici e urbani. Il paternariato pubblico-privato rende possibile per gli esercenti anche l’accesso al fondo regionale per la riqualificazione delle attività commerciali che agevolazioni per l’accesso al credito.